Disturbo di Asperger

Secondo la classificazione dell’Associazione Psichiatrica Americana pubblicata sotto il nome di DSM 5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) del 2014, il Disturbo di Asperger viene classificato nel Disturbo dello spettro dell’autismo, che comprende, anche, disturbi che precedentemente erano classificati come autismo infantile precoce, autismo infantile, autismo di Kanner, autismo ad alto funzionamento, autismo atipico, disturbo pervasivo dello sviluppo senza specificazione, disturbo disintegrativo dell’infanzia.

Nota: gli individui con una diagnosi consolidata DSM-IV di disturbo autistico, disturbo di Asperger o disturbo pervasivo dello sviluppo senza specificazione dovrebbero ricevere la diagnosi di disturbo dello spettro dell’autismo. Gli individui che presentano marcati deficit della comunicazione sociale, ma i cui sintomi non soddisfano i criteri per il disturbo dello spetto dell’autismo, dovrebbero  essere valutati per la diagnosi di disturbo della comunicazione sociale (pragmatica).

DISTURBO DI ASPERGER

Secondo la classificazione dell’Associazione Psichiatrica Americana pubblicata sotto il nome di D.S.M.IV TR (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders- Test Revision), del 2000, il Disturbo di Asperger viene classificato nei disturbi pervasivi dello sviluppo.

Le caratteristiche principali del Disturbo di Asperger sono una grave e perdurante compromissione dell’interazione sociale (Criterio A) e lo sviluppo di modalità di comportamento, interessi ed attività ristretti e stereotipati (Criterio B). Il disturbo deve comportare un’alterazione clinicamente significativa nel funzionamento sociale, professionale o di altri domini importanti (Criterio C). A differenza del disturbo autistico, non esiste ritardo clinicamente significativo del linguaggio (per es. il soggetto ha usato singole parole verso l’età di 2 anni e delle frasi con valore di comunicazione verso l’età di 3 anni ) (Criterio D), sebbene aspetti più sottili della comunicazione sociale (rispetto dei turni in una conversazione) possono essere alterati. Inoltre, nel corso dell’infanzia, non c’è stato un ritardo significativo sul piano clinico nello sviluppo cognitivo, né nello sviluppo, in funzione dell’età, delle capacità di autonomia, del comportamento adattivo (salvo che nel dominio dell’interazione sociale) e della curiosità per l’ambiente (Criterio E).

Caratteristiche e disturbi associati:

L’alterazione dell’interazione sociale reciproca è grossolana e costante. Vi può essere una marcata compromissione nell’uso di parecchi comportamenti non verbali (per es. sguardo reciproco, espressione facciale, postura e uso dei gesti). Vi può essere incapacità a sviluppare relazioni con i coetanei appropriate al livello di sviluppo. Gli individui più piccoli possono avere poco o nessuno interesse nello stabilire rapporti di amicizia; i più grandi possono essere interessati all’amicizia ma non comprendere le convenzioni dell’interazione sociale. Può essere presente una mancanza di reciprocità sociale o emotiva che viene clinicamente manifestata attraverso un approccio sociale agli altri eccentrico e unilaterale (per es. insistendo su un argomento di conversazione senza tener conto delle reazioni degli altri). Non ci sono ritardi significativi nel linguaggio precoce. Il linguaggio successivo può essere insolito per la fissazione dell’individuo su certi argomenti o per la sua verbosità.

Poiché le capacità precoci di linguaggio e quelle cognitive sono all’interno dei limiti normali nei primi 3 anni di vita, i genitori non sono di solito preoccupati riguardo allo sviluppo del bambino in quel periodo, anche se, se interrogati accuratamente, possono ricordare dei comportamenti insoliti. Può essere riferito che il bambino ha iniziato a parlare prima di camminare; uso di un vocabolario ricco o “adulto”. Quando il bambino inizia a frequentare l’asilo possono evidenziarsi i problemi a livello di interazione sociale soprattutto con i coetanei.

Il Ritardo Mentale non si osserva di solito nel Disturbo di Asperger, sebbene si sono osservati occasionalmente casi nei quali è presente un Ritardo Mentale Lieve. Si può osservare una variabilità del funzionamento cognitivo spesso con punti di forza in aree della capacità verbale ( per es. vocabolario, memoria uditiva) e di debolezza in aree non verbali (per es. capacità viso-motorie e viso-spaziali). Possono essere presenti goffaggine e difficoltà motorie. Sono frequenti sintomi di iperattività e di disattenzione. Si possono notare sintomi neurologici non specifici vari.

Il Disturbo di Asperger si associa con un certo numero di altri disturbi mentali, fra i quali i Disturbi Depressivi.

Per quanto riguarda il suo decorso, il Disturbo di Asperger è continuo e dura per tutta la vita. Sembra debuttare più tardi del disturbo autistico od almeno sembra essere riconosciuto più tardi di questo, forse per le buone capacità verbali che in qualche misura possono mascherare la gravità della disfunzione sociale. Prima dell’ingresso nella scuola, si può osservare un ritardo motorio, una goffaggine motoria. È con l’entrata nel contesto scolastico che le difficoltà nelle interazioni sociali diventano manifeste. È in questo periodo che gli interessi idiosincratici o circoscritti particolari (per es. l’essere affascinati dagli orari dei treni) possono apparire o essere riconosciuti come tali. Nell’età adulta, i soggetti hanno difficoltà in ciò che concerne l’empatia e la modulazione delle interazioni sociali.

Prevalenza e familiarità:

Mancano dei dati certi sulla prevalenza del Disturbo di Asperger. Sembrerebbe che il disturbo sia più frequente nei maschi che nelle femmine (almeno cinque volte tanto). Benché i dati familiari siano limiti, sembra esistere una frequenza aumentata del Disturbo di Asperger nei parenti dei soggetti colpiti.

Diagnosi differenziale:

Non si può fare la diagnosi di Disturbo di Asperger se sono presenti i criteri di un altro disturbo pervasivo dello sviluppo o della schizofrenia.

Il Disturbo di Asperger deve essere distinto dagli altri Disturbi Pervasivi dello Sviluppo che sono caratterizzati da problemi nell’interazione sociale. Si differenzia dal Disturbo Autistico in vari modi. Nel disturbo autistico vi sono per definizione anomalie significative nelle aree dell’interazione sociale, del linguaggio e del gioco, mentre nel Disturbo di Asperger le difficoltà cognitive e di linguaggio precoci non sono significativamente ritardate. Inoltre nel disturbo autistico gli interessi e le attività ristretti, ripetitivi e stereotipati sono spesso caratterizzati dalla presenza di manierismi motori, dall’attenzione a parti di oggetti, da rituali e mancato disagio verso i cambiamenti, mentre nel Disturbo di Asperger questi si osservano primariamente nel perseguire in maniera totale un interesse circoscritto che coinvolge un argomento riguardo al quale l’individuo dedica esagerate quantità di tempo nel raccogliere informazioni e fatti. Nel disturbo autistico i tipici schemi di interazione sociale si caratterizzano per l’autoisolamento o per approcci sociali particolarmente rigidi, mentre nel disturbo di Asperger sembra che vi sia una motivazione nel rivolgersi agli altri anche se ciò viene fatto in modo estremamente eccentrico, unilaterale, verboso ed insensibile.

Il Disturbo di Rett differisce dal disturbo di Asperger per il suo caratteristico rapporto maschi/femmine e per il tipo di deficit. Il disturbo di Rett è stato diagnosticato soltanto nelle donne. Il disturbo di Rett è caratterizzato da un rallentamento della crescita del cranio, dalla perdita di capacità manuali finalizzate precedentemente acquisite e dalla comparsa di movimenti posturali del tronco scarsamente coordinati. Inoltre il disturbo di Rett si associa a rilevante Ritardo Mentale e grossolane compromissioni del linguaggio e della comunicazione.

Il disturbo di Asperger si differenzia dal Disturbo Disintegrativo dell’infanzia che ha uno schema distintivo di regressione dello sviluppo dopo almeno 2 anni di sviluppo normale, presenza di rilevante ritardo mentale e compromissione del linguaggio.

Il Disturbo di Asperger deve essere distinto dal Disturbo ossessivo-compulsivo e dalla Personalità Schizoide. Il disturbo di Asperger e il disturbo ossessivo-compulsivo hanno in comune i modi di comportamento ripetitivi e stereotipati. A differenza del disturbo ossessivo-compulsivo, il Disturbo di Asperger si caratterizza per un’alterazione qualitativa dell’interazione sociale e per un ambito più ristretto d’interessi e d’attività. A differenza della personalità schizoide, il disturbo di Asperger si caratterizza per dei comportamenti e degli interessi stereotipati e per un’interazione sociale più severamente alterata.

Bibliografia: DSM-IV- TR. Manuale Diagnostico e statistico dei disturbi mentali. 2000 ed Elsevier Masson

Da includere in un Manuale delle Scoperte delle Persone (MDP I) inesistente ma che sarebbe necessario…

di Carol Gray e Tony Attwood

Traduzione e adattamento francese Chantal Tréhin

  1. Un vantaggio qualitativo nelle interazioni sociali, come testimonia la maggior parte degli elementi seguenti:
  • La relazione con i coetanei è caratterizzata da una lealtà assoluta e lo fa essere totalmente degno di confidenza.
  • Assenza di sessismo, di “discriminazione per età” o di sotterfugi culturali; capacità a prendere gli altri per quello che sono
  • Dice quello che pensa veramente quale che sia il contesto sociale o le sue convinzioni personali
  • Capacità di perseguire le sue idee o la sua prospettiva anche in presenza di contraddizioni apparenti
  • Ricerca di un uditorio o di amici capaci di entusiasmarsi per dei soggetti d’interesse particolari
  • Attenzione ai dettagli, può passare del tempo a discutere un soggetto che può non essere d’importanza capitale
  • Ascolto degli altri senza giudicare o fare supposizioni continue
  • Evita di preferenza la conversazione senza interesse, superficiale o le osservazioni evidenti
  • Ricerca di amici sinceri, positivi, con un buon senso dell’umorismo
  1. Parla correntemente l'”Asperger”, un linguaggio sociale caratterizzato da almeno tre dei tratti seguenti :
  • Una volontà determinata di ricerca della verità
  • Una conversazione esente da sensi nascosti o da motivazioni inconfessate
  • Un vocabolario sviluppato e un interesse per le parole
  • Un fascino per l’umorismo basato sulle parole, come i giochi di parole
  • Una utilizzazione perfezionata delle metafore immaginate
  1. Delle competenze cognitive caratterizzate da almeno quattro dei tratti seguenti :
  • Una preferenza marcata per i dettagli piuttosto che per l’insieme
  • Una prospettiva originale, talvolta unica, nel modo di abbordare i problemi
  • Una memoria eccezionale e/o un ricordo dei dettagli spesso dimenticati o ignorati dagli altri, per esempio: date, nomi, orari, routines
  • Una perseveranza avida di raccogliere e classificare l’informazione su un soggetto che l’interessa
  • Della coerenza nelle idee
  • Una conoscenza enciclopedica (di tipo CD Rom) su uno o più soggetti
  • Una conoscenza delle routines e un desiderio manifesto di mantenere l’ordine e la precisione
  • Dei valori chiari/le decisioni non sono influenzate dai fattori politici o finanziari
  1. Tratti aggiuntivi eventuali :
  • Sensibilità acuta a delle esperienze o degli stimoli sensoriali specifici, per esempio: il suono, il tocco, la visione e/o l’odore
  • Una capacità a distinguersi negli sports individuali o nei giochi, in particolare quelli che fanno appello alla resistenza, alla precisione visuale, come il canottaggio, il nuoto, il bowling, gli scacchi
  • “Eroe sociale misconosciuto”, con un ottimismo fiducioso, vittima frequente della debolezza sociale degli altri, restando tuttavia fiducioso nella possibilità della vera amicizia
  • Probabilità più elevata che nella popolazione generale di fare studi superiori
  • Si occupa spesso di quelli che hanno uno sviluppo atipico